Riforma della crisi d’impresa: tieni d'occhio i tuoi clienti

C'è più di una domanda e di un dubbio che assillano e preoccupano molti imprenditori, manager, professionisti amministrativi: la mia azienda ha le risorse economiche per far fronte ai debiti e agli impegni finanziari o rischia di entrare in crisi? Nei prossimi mesi i clienti pagheranno ciò che devono pagare? E, se non pagano, lo saprò quando è troppo tardi? Sarà tutto evidente quando il danno è fatto?

Domande che sono però direttamente collegate a un'altra: che obiettivo principale ha l'ultima riforma della crisi d'impresa? La risposta è che punta proprio a limitare e prevenire il più possibile i casi di crisi aziendali, che poi hanno ripercussioni dolorose anche sulle aziende fornitrici e creditrici. Come? Con maggiori controlli sui conti e sui flussi di cassa, per valutare lo 'stato di salute' di un'impresa, al presente e in prospettiva nell'immediato futuro. Ma le indicazioni e le attività previste dalla riforma della crisi d'impresa non sono l'unico modo per evitare brutte sorprese in tema di pagamenti dalla propria clientela.


Guardare in avanti, a ciò che accadrà nei prossimi 6 mesi

Per guardare in avanti, a ciò che accadrà nei prossimi 6 mesi, la riforma della crisi d'impresa ha introdotto e prevede un indicatore principale, il Dscr, che indica il rapporto di copertura del debito 'sostenibile' per un'impresa o società. Indica in pratica, in base agli incassi e introiti stimati per i prossimi 6 mesi, che quantità di debiti e rate da saldare una società è in grado di sostenere negli stessi 6 mesi a venire, calcola e rende evidente quanto debito un'azienda è in grado di coprire con gli incassi futuri.

E, sempre con l'ultima riforma della crisi d'impresa, è stato introdotto l'organo di controllo interno all'azienda, che verifica queste operazioni. Se da questi calcoli, analisi e prospettive, emerge una situazione di crisi – quindi se si prevede che nei prossimi 6 mesi la società in questione non riuscirà più a far fronte ai propri impegni finanziari – l'azienda deve comunicarlo all'apposito organismo presso il tribunale competente, e si deve avviare la procedura di risoluzione della crisi. In questo modo, ci si muove in anticipo. L'ultima riforma della crisi d'impresa prevede che ogni 3 mesi si faccia la 'prospettiva' finanziaria aziendale dei prossimi 6 mesi, così se c'è qualche problema è possibile saperlo prima e si può intervenire prima.


I clienti mi pagheranno? La mia azienda può far fronte agli impegni finanziari o rischia di andare in crisi?

Nei prossimi mesi i clienti pagheranno ciò che devono pagare? E, se non pagano, lo saprò quando è troppo tardi? Sono questi i dubbi e le domande di ogni imprenditore, manager e professionista amministrativo. E ancora: la mia azienda ha le risorse economiche per far fronte ai debiti e agli impegni finanziari o rischia di andare in crisi?

In passato i risultati e lo 'stato di salute' (finanziaria) delle aziende venivano controllati e monitorati in base al lavoro dei revisori dei conti, che esaminavano gli ultimi dati di bilancio disponibili, quindi quelli riferiti alla chiusura dell'ultimo anno fiscale. Si guardava sempre 'indietro', per come erano andate le cose nel recente passato, e mai 'avanti', dal presente e nell'immediato futuro. Il problema è che, se l'azienda rischia di andare in crisi, l'unico modo per prevenire le conseguenze negative e dolorose è intervenire in anticipo. Il controllo sull'andamento della situazione finanziaria di un cliente va fatto con un approccio 'Forward looking', che guarda in avanti, solo così è possibile prevedere quanto debito può coprire con i suoi incassi futuri.


Tieni d’occhio e conosci bene i tuoi clienti: capire in anticipo e prevenire

Questa logica e questa dinamica di 'leggere' e agire in anticipo rispetto a ciò che accadrà non è certo una prerogativa esclusiva del sistema previsto dall'ultima riforma della crisi d'impresa: è qualcosa che – con le soluzioni (tecnologiche) e gli strumenti giusti – ogni impresa può e dovrebbe fare, nei confronti dei propri clienti, proprio per anticipare, prevenire ed evitare le conseguenze negative di mancati pagamenti e crediti che restano scoperti e insoluti. Il principio e l'obiettivo finale sono gli stessi della riforma della crisi d'impresa: controllare, capire in anticipo e prevenire il più possibile i casi di crisi aziendali, perché come si sa bene le conseguenze sono spesso a carico anche di clienti, aziende fornitrici e creditrici.

La 'conoscenza' finanziaria dei propri clienti entra in gioco anche in questo calcolo, una conoscenza che deve essere il più possibile adeguata, approfondita, aggiornata e che è possibile ottenere e sviluppare nel tempo solo utilizzando strumenti Hi-tech, piattaforme e software, specifici e molto evoluti, di analisi del credito della propria clientela.


Strumenti di analisi del credito per il proprio Business

Attraverso questi strumenti di analisi del credito, è possibile, ad esempio, conoscere la dinamica storica dei pagamenti di ogni cliente – se è puntuale nei pagamenti, se è in ritardo ma è comunque affidabile, se i pagamenti sono irregolari e appesi a un filo, e via dicendo –, e tutto ciò appare chiaro, anche guardando gli insoluti che ci sono o ci sono stati, solo utilizzando un sistema automatizzato ed evoluto di analisi del credito.

In questo modo, conoscendo bene e tenendo d'occhio i clienti dal punto di vista finanziario e dei pagamenti, ogni azienda, imprenditore, manager, può migliorare anche le dinamiche e le previsioni dei prossimi mesi, e quindi l'efficienza e i risultati del lavoro e del proprio Business aziendale.


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