Qual è il segreto per stare al sicuro e non dover temere il rischio d'insolvenza? Risposta: il cash flow management, vero il perno della prevenzione del rischio e di un’eventuale crisi d’impresa.
Il flusso di cassa complessivo (operativo, da investimenti e da finanziamenti) offre informazioni essenziali per sapere se l’azienda rischia di essere insolvente nei mesi successivi. È infatti questo l’arco temporale di riferimento, secondo il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, per conoscere lo stato di salute finanziaria delle aziende.
Rischio di insolvenza, cosa dice la legge?
Ma cosa dice, in concreto, la nuova legislazione sul rischio di insolvenza? In sostanza, gli imprenditori devono capire se, nei mesi successivi, riusciranno a far fronte ai debiti in scadenza oppure se potranno incassare i crediti dei clienti in tempo utile per le obbligazioni previste; devono pianificare il loro budget ed effettuare un’analisi prospettica dei flussi. In questo senso, il nuovo Codice è molto chiaro, specificando che la crisi d’impresa “si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate”. Anche per tale ragione le imprese vengono quasi obbligate a dotarsi di un sistema informativo, che possa produrre in modo celere e tempestivo le informazioni sullo stato di salute finanziaria e supportare analisi finanziarie veloci. Gestito nel modo corretto, il cash flow management può impedire rischio di insolvenza, seguendo alcune linee guida facili da integrare e che assicurano ottimi risultati.
Prevenire il rischio di insolvenza con le informazioni
Un primo problema potrebbe, quindi, essere provocato da un “cattivo” cliente che non sta rispettando le scadenze di pagamento. Per evitare questo genere di situazioni, l’imprenditore può raccogliere informazioni (tramite i provider di informazioni commerciali), per conoscere lo stato della società del cliente e la sua recente storia finanziaria. Un “curriculum” economico e finanziario, grazie a cui prevenire efficacemente problemi di insolvenza.
Invoice financing e rischio di insolvenza
In un momento di necessità, le imprese possono sfruttare l’anticipo delle fatture (detto invoice financing) per poter avere immediatamente la disponibilità liquida. Tale cessione del credito ha costi più bassi rispetto al fido di cassa e ai prestiti. Inoltre, la garanzia sono le fatture stesse il cui saldo viene anticipato dal creditore, naturalmente con un piccolo onere economico in capo al debitore. Il cash flow management viene quindi agevolato da una “spinta” di credito anticipato, che in genere ammonta a circa il 90% del valore delle fatture, diminuendo quindi il rischio di insolvenza. Il saldo restate viene poi incassato quando il cliente pagherà l’investitore.
Vuoi diminuire il rischio di insolvenza? Fatti pagare subito
Un ulteriore modo per prevenire il rischio di insolvenza e migliorare il cash flow management è chiedere ai soggetti a rischio una parte del pagamento in anticipo. Le aziende hanno così molteplici vantaggi. Per esempio, possono coprire le prime spese operative (come l’immagazzinamento della merce) senza toccare la propria cassa, ma con una parte dei soldi già pagati dal cliente. In questo modo, le aziende evitano di avere un flusso di cassa negativo, fintanto che aspettano il pagamento del cliente.